Il balcone spesso sottovalutato, quasi dato per scontato, sfruttato solo per la sigaretta serale o per coltivarci i gerani, oggi è diventato il posto più importante di tutta la casa, si sta sul balcone per affacciarsi sul mondo o per parlare con persone per scambiare idee e per passare il tempo, il balcone è un luogo di evasione tra l’ambiente domestico e l’esterno in cui ci sentiamo protetti perché parte della nostra casa ma nello stesso tempo di condivisione con l’ambiente esterno. Il balcone nell’antichità lo troviamo essenzialmente sulle facciate dei grandi palazzi basti pensare all’antico Egitto dove giocava un ruolo essenziale nelle cerimonie di corte , nella Persia di Serse balconi costellano il palazzo reale di Persepoli ,solo nel IV secolo a.c. in Grecia troviamo molte case private dotate di questi sbocchi verso il cielo su cui dovevano addirittura pagare delle imposte.
Se nel Medioevo, in assenza di fogne, si trasformavano in gabinetti en plein air, nel Rinascimento e nel Barocco diventano vere opere d’arte. Dal ‘500 a oggi il balcone ha mantenuto intatta la sua funzione, divenendo spesso palcoscenico di grandi momenti della storia, basti pensare al discorso di Garibaldi a Napoli a quelli di Mussolini dal Palazzo Venezia a Roma , alla storia d’amore di Giulietta e Romeo a Verona, all’elezione dei Papi a San Pietro fino ai matrimoni dei reali inglesi a Buckingham Palace.
Il balcone può essere circondato da un parapetto in muratura o a balaustrata oppure da una ringhiera metallica lineare o sagomata abbellita dalle mani di abili artigiani e artisti che fondevano in unica professione la capacità di creare pezzi dal valore storico considerevole.